l Mastro Titta è stato assieme al Ma Che uno dei locali che ha fatto nascere – se non esplodere – la passione per la birra artigianale, quella veramente buona, nei palati e nei fegati di mezza Roma. Ed entrambe lo hanno fatto facendo prevalere la pancia, il divertimento, lo stare assieme e non il nozionismo da “nerd della birra”. Bere, fare le ore piccole a suon di shot, mangiare a orari improbabili, essere liberi di sbronzarsi senza ricevere occhiatacce dal bancone. Il primo Mastro, quello su via del Porto Fluviale è stato un’istituzione, nata a prosperata grazie a una delle persone migliori e più trascinanti che vi capiterà mai di incontrare: Giorgione: un romano doc, dentro il corpo di un publican, dentro il corpo di un giocatore di football americano. Dopo ripensamenti e peregrinare, ora c’è una nuova sede a poche centinaia di metri dalla prima. Birra e whisky ci sono e Giorgione non tradisce mai.